HomeSituazione trasporto, al momento, ferma al "palo"

Situazione trasporto, al momento, ferma al “palo”

Quello che preoccupa è l’inizio dello stato di agitazione che leggiamo anche dai comunicati di aggregazioni autonome in circolazione in alcune regioni, ma nonostante tutto…..tutto tace!
Noi di “PRIMA Tras”,chiediamo al Ministro Giovannini ed alla Vice Bellanova di sentire anche le rappresentanze di “strada” che non sono poche e pronte a “pesarsi e confrontarsi”. Chissà che forse, con un quadro reale della situazione, non si possa arrivare a qualche cosa di diverso! Ricordo che solo l’unione e la squadra fanno la differenza.
Stamattina abbiamo inoltrato la richiesta di un incontro che speriamo venga accolta. Diversamente…….
Richiesta urgente di incontro.
Le organizzazioni di rappresentanza aderenti e costituenti la scrivente “prima tras”, sono a chiedere un
incontro urgente allo scopo di chiarire, affrontare e risolvere gli attuali gravi problemi della categoria poiché
proseguire con protocolli vani, regole inapplicabili e aiuti disattesi, significa costringere la scrivente ad
assumere “forti iniziative di dissenso e di protesta”.
In particolare i temi che dovrebbero essere urgentemente affrontati, come emerso nell’incontro del 13
giugno scorso dei vertici delle organizzazioni aderenti, riguardano:
– La spendibilità immediata del fondo dei 500 milioni di euro relativamente al periodo gennaio-marzo
2022;
– La creazione di un ulteriore fondo, con 500 milioni di euro, per ristorare le imprese di autotrasporto
nel periodo 21 marzo 2022 – 8 luglio 2022;
– La conferma che il taglio orizzontale delle accise, che non ha prodotto risultati concreti, dovrà
terminare l’8 luglio 2022, ma laddove dovesse proseguire, le imprese di autotrasporto (aventi veicoli
euro 5 e 6) devono poter recuperare trimestralmente le accise (come avviene in altri Paesi
comunitari);
– Le disposizioni normative per l’autotrasporto di cui al decreto legge n. 21/22 (convertito in legge
51/22) devono essere rese applicabili e quindi devono essere opportunamente modificate oltre ad
essere corrette ulteriori disposizioni normative come ad esempio la retribuzione dei tempi di attesa
al carico/scarico ed i tempi di pagamento;
– Le disposizioni inerenti il “pacchetto mobilità” di cui alla regolamentazione europea, non sono state
oggetto di valutazione e verifica ed oltretutto la loro applicazione, così come imposta in Italia, è
parziale e destrutturante;
– La carenza degli autisti continua ad essere affrontata con la banale erogazione di risorse economiche
per l’acquisizione delle abilitazioni, peraltro insufficienti; il problema deve invece essere affrontato
con una articolazione di azioni che coinvolgono uffici dedicati, diverse procedure di valutazione e di
addestramento;
– Per gli incentivi Marebonus e Ferrobonus non vi sono le garanzie (promesse) per far giungere le
risorse economiche direttamente alle imprese di autotrasporto.
In attesa di riscontro inviamo cordiali saluti.
Un coordinatore nazionale
Roberto Galanti