SAUNA FINLANDESE? NO CABINA DEL CAMION!!!

58
IN CABINA FA CALDO? SPEGNETE I MOTORI O SARETE MULTATI PESANTEMENTE. NON SIAMO SU SCHERZI A PARTE, MA NELLA REALTA’!
Non so se la logica spesso sia logica o solo un mezzo per prevedere, in eccezionalità, della “stupidaggini” che arrecano solo danni alla utenza.
Camionisti, a quasi cinquanta gradi in cabina, multati perché fermi in sosta con aria condizionata accesa. Vivere la cabina di un camion non è sport e neppure un resort con spa compresa nel prezzo, ma necessità di agevolare la vita del camionista che permette di approvvigionare la collettività di ogni bene.
E’ accaduto ed accade che i mezzi di controllo sulle strade (piazzali di sosta attrezzate sempre meno presenti) multino coloro che, onde evitare di sciogliersi al caldo eccezionale, cercano refrigerio con l’unico mezzo che hanno: aria fresca in cabina.
Sopravvivere in cabina a 50 gradi compromette anche un riposo, per altro obbligato dopo le ore di guida, e soprattutto mina la sicurezza sulle strade per stress.
Mi consta che nell’edilizia, quando la temperatura supera i 35 gradi, ci si mette al riparo tornando a casa.
Sarebbe opportuno, in presenza di una norma non al passo delle eccezionalità, che si considerino dei fattori particolari come il “caldissimo” attuale. Questa è logica non l’applicazione tout court della legge.
A tutto questo si aggiungono anche i tempi per carico o scarico non remunerati, pertanto, con una logica “fai da te” un autista prova a sopravvivere al rischio dello scioglimento del corpo. Allora cari colleghi spegnete il motore, andate in albergo ed attendete, al fresco, che qualcuno vada a scaricarsi i camion.
Un appello: voi che studiate per produrre norme, volete applicare anche il principio del buon senso ogni tanto?
Una certezza: PRIMA TRAS si mette a disposizione per predisporre e depositare gratuitamente i ricorsi alle multe.
Quindi una “sauna” non voluta molto costosa…
432 euro per aver tenuto il motore acceso, a veicolo fermo, per far funzionare l’aria condizionata. L’infrazione è contemplata dal Codice della Strada (articolo 157 commo 7-bis) e prevede una multa che arriva a 432 euro.